martedì 15 febbraio 2011

PROGETTI,PAROLE,OPERE ED OMISSIONI...

area precedentemente degradata dall'agricoltura



area finalmente recuperata e riqualificata




ma anche posta sotto sequestro (nel comune di Mortegliano)





un idea dell'opera di recupero...


cumulo di ghiaia al tramonto ( un idea per il prossimo san valentino)


ed in fondo un bel impianto di fitodepurazione (previsti nel progetto Gasser )..una parola cosi bella da sentire ma in questo caso una fogna a cielo aperto

8 commenti:

  1. interessante. non lo sapevo! la "fogna a cielo aperto" di cui parlate è quella vicino alla cava tamburlini? quella sulla stradina che da via saba porta a chiasiellis costeggiando la cava tamburlini appunto? mi sembra dalla foto... cmq quello è di fatto una sorta di laghetto, la fitodepurazione è ben altra cosa.

    RispondiElimina
  2. Gli amici del PDL cosa dicono del progetto Gasser? Riccardi si dice favorevole. Anzit che dice?

    RispondiElimina
  3. ufficialmente in sede di consiglio il PDL non ha partecipato al voto come noi della LEGA

    RispondiElimina
  4. Diventa difficile credere a quello che dite se scambiate lo scarico del depuratore di Chiasiellis con un impianto di fitodepurazione.......

    RispondiElimina
  5. un impianto di fitodepurazione per una abitazione richiede l'impermeabilizzazione di una piccola quantità di terreno mentre per 1200 alloggi la struttura dovrà essere imponente e la natura del terreno che è particolarmente permeabile dovrà richiedere una bella quantità di film plastico. Si vuole solamente illustrare i potenziali rischi ognuno poi fa le considerazioni che ritiene più opportune. "A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina."G.Andreotti

    RispondiElimina
  6. Attenzione, quello della foto NON è un impianto di fitodepurazione! Una fitodep è un bacino impermeabile riempito di terreno con piantate sopra particolari essenze arboree. Ne avete mai vista una? Comunque una fitodep non potrà mai essere una "fogna a cielo aperto", se no non si chiamerebbe fitodep! Per 2 motivi fondamentali: l'acqua che entra nel bacino di fitodepurazione percola in un substrato di terreno (l'acqua non viene ammassata in una buca), poi l'acqua che esce dal bacino deve essere scaricata in pozzo perdente o corso d'acqua (evitando impaludimenti del terreno come quelli mostrati) ed ha una carica "inquinante" minima. La natura del terreno non c'entra nulla con l'estensione della fitodep: essendo un sistema "chiuso" (bacino impermeabilizzato) la sua estensione è data dalla qualità del refluo in entrata e dalla capacità di abbattimento inquinanti del terreno che si riporta nel bacino. Per solito si sceglie terreno con caratteristiche buone! Cmq prima di entrare nella fitodep, l'acqua di scarico del wc o della lavanderia viene pretrattata in vasche imhoff e condensagrassi. Ci sono fior fior di leggi nazionali e regionali sulla tutela delle acque dall'inqinamento, le multe sono salatissime, chi fa il furbo va incontro a grossi guai (illecito penale). 1200 alloggi mi pare un po' sparata lì come cifra... cosa fanno un albergo o un paese?

    RispondiElimina
  7. un impianto bel fatto di fitodepurazione è al parco dei pappagalli di Latisana, intanto non sono essenze aboree ma erbacee.. come mai nessuno commenta o protesta per il fondo perduto di chiasiellis, chiamatelo come volete ma il percolato va dritto in falda. noi abbiamo portato delle foto di situazioni esistenti che possono potenzialmente ripetersi nel primo caso una riqualificazione e nel secondo caso un impianto che scarica in falda..questa è la realtà

    RispondiElimina
  8. l'essenza arborea/erbacea la scegli in base alla qualità dei reflui. ovviamente non metti platani o acacie!

    RispondiElimina